DOPO LA CITTA'
POST.CITY
Luxemburg Pavilion
Biennale di Venezia 2012

Un 'altra mostra con catalogo molto curato ed interessante che viene dalla Biennale di Venezia, è quella allestita al Padiglione del Lussemburgo. Il titolo è Post City, forse l'ultima declinazione possibile da usare per descrivere la città contemporanea. Post City considera centrale per la sua ricerca il caso Lussemburgo, e per farlo guarda alle forze che si creano attorno al suo ambiente costruito, usa quello che gli utenti di software per il disegno chiamano zoom out, cioè allargamento dello sguardo, dal particolare alla vista di insieme. Nel foto ritocco è importante concentrarsi sul dettaglio, su alcuni pixel che se guardati da vicino non hanno nessun significato apparente, ma assumono valore solo nel momento in cui allontanandosi con lo sguardo entrano in relazione con i pixel che li circondano e cominciano a suggerire una forma conosciuta, nel nostro caso la forma della città. Cinque contesti, di uguale importanza strategica sono individuati e analizzati con strumenti diversi Belval, Berchem, Ingeldorf, Kirchberg e Schengen sono connessi tra di loro attraverso un denso corridoio di scene urbane, e qui entra in gioco il, parametro attraverso il quale si cerca di valutare il contesto: la scena urbana. Le architetture, selezionate nelle diverse città, sono ridisegnate in maniera astratta e presentate come sfondo, rappresentano situazioni reali o inventate e compongono una concentrazione di realtà oggettive, poi ci sono i saggi che definiscono i termini di lettura della città o meglio costruiscono il substrato teorico della post-cittá, due i contributi italiani con Andrea Branzi e il gruppo di architetti 2a+p/A. Ed infine la parte più bella quella, visuale a cura dell'artista Eva le Roi che si fa interprete delle diverse visioni che definiscono o meglio inquadrano il territorio di possibilità. Il libro non è solo interessante ma anche molto curato da un punto di vista grafico. Le singole parti sono stampate su carte diverse ed in diversi formati, in modo da avere una certa autonomia una rispetto all'altra, il libro puô quindi essere letto per parti, tutte insieme danno forma ad uno dei migliori cataloghi prodotti in occasione della Biennale di Venezia almeno dal punto di vista grafico. Alla fine però non è facile dare una definizione di cosa sia realmente la Post City, restano tanti frammenti che ci riportano a tante città nella città, il modo migliore per definirla è forse usare le parole degli stessi autori:
Post - City: an almost romantic approach with an almost totalitarian consequence. Or, how the contem-plation of a local case led us to a total urban tale.
