MAPS # 2


cut map on seen mirror- robert smithson


Sono sempre stato attratto da mappe di ogni tipo, è una forma perfetta di disegno, perchè può raccontare ogni cosa, descrivere la realtá attraverso un sistema di interpretazioni sovrapposte, selezionando di volta in volta informazioni, strutture ed emozioni. 
Nel corso degli anni poi, oltre a raccoglierne, mi sono divertito a fotografarle, creando variazioni seriali della stessa immagine www.the-imagelist.com
Le mappe possono essere strumenti semplici, comodi nella loro forma originaria, ma anche strumenti interpretativi della realtà. Sono usate da tutti, reinventate di continuo. Tra quelle che amo di più, quelle che molti artisti utilizzavano come sfondo per le loro opere di land art. Le mappe erano la terra da scavare e da percorrere, registravano la posizione di un determinato lavoro, impossibile da trasportare in una galleria per essere esposte. Richard long, Robert Smhitson, Christo. Altre volte le mappe sono in grado di condurti verso destinazioni fuori dal reale: luoghi capovolti dentro e fuori, territori pieni di segni comprensibili solo dal loro creatore, regni collegati più alla mente che al mondo esterno.  Non c'è da stupirsi se, in un'epoca di globalizzazione politica, culturale ed ecologica, gli artisti contemporanei utilizzino le mappe per esprimere le proprie visioni. 
Per immergersi in questo mondo consiglio alcuni libri.




a hundred mile walk - richard long


The Map as Art: Contemporary Artists Explore Cartography 
by Katharine Harmon 
with essays by Gayle Clemans


















The Map As art esplora parte di questo mondo, Katharine Harmon raccoglie 360 mappe colorate, visioni, ad opera di artisti noti come Ed Ruscha, Julian Schnabel, Olafur Eliasson, Maira Kalman, William Kentridge, e Vik Munizand e molti altri meno noti per i quali le mappe sono l'ispirazione per creare arte e per muoversi non solo fisicamente, nei territori dell'anima. 
La bellezza delle mappe come strumento espressivo non é necessariamente legata al mondo dell'arte, ma invade la vita quotidiana di tutti noi, quasi ogni giorno disegnamo una mappa come quelle raccolte in From Here to There. 











From Here to There
A Curious Collection from the Hand Drawn Map Association
Kris Harzinski 





E' capitato a tutti, anche nell'era dei gps e degli i phone, dobbiamo andare a cena da amici o cercare un posto in una cittá che conosciamo poco, chiediamo informazioni, prendiamo appunti, si disegna una piccola mappa su un post it, pochi segni quelli essenziali a non perdersi e trovare la direzione giusta. 
Ora non gettate via questo piccolo disegno al tratto, anzi conservateli tutti poi dopo un pò di tempo, metteteli uno accanto all'altro, ed avrete una geografia dei vostri movimenti. Questo è quello che ha fatto il graphic designer Kris Harzinski fondando un associazione alla quale potete inviare questa raccolta di disegni quotidiani. 







Affascinato da queste registrazioni accidentali di un momento nel tempo, l'autore ha accumulato una grande varietà di mappe che vanno da semplici indicazioni stradali a mappe di fantasia, di luoghi insoliti, tra cui esempi tratti da personaggi storici famosi come Abramo Lincoln, Ernest Shackleton, e Alexander Calder. 
Una celebrazione di questi, solo apparentemente, documenti effimeri messi da parte una volta realizzati per un uso specifico e che in modo spontaneo raccontano storie di persone che vivono in diverse parti del mondo. 
Ecco ve ne siete accorti, From Here to There é una raccolta di storie, disegnate invece che scritte: c'è una giovane donna che soffre di artrite reumatica che crea una mappa dei punti nei quali si pratica iniezioni sulla pancia per ricordarsi la posizione e non ripeterla. O il Bambino che disegna un continente abitato da formiche. Turisti americani si perdono in bulgaria seguendo la mappa disegnata di un passante, oppure una donna che dalla danimarca segna le direzioni di una manifestazione per i diritti degli animali a Copenhagen. 
Come tutte le raccolte di storie, ce ne sono di belle, di commoventi, alcune sembrano vere e proprie opere d'arte, insomma un bel viaggio che crea un atlante di emozioni. 
Ora non resta che aprire in nostri piccoli quaderni di appunti per cercare le nostre mappe segrete, quelle che registrano i nostri movimenti, le nostre piccole attività quotidiane, i nostri sogni, guardarle per ripercorrere il viaggio, e magari ad un certo punto fermarsi di nuovo per prendere un’altra strada, che al primo viaggio  ci è sfuggita, a volte succede ed bello. Perchè siamo qui di nuovo. 











You Are Here 
Personal Geographies and Other Maps of the Imagination
Katharine Harmon 






In questo libro l'autrice si è lasciata ispirare da nuovi luoghi tramutandoli in mappe fantasiose cercando di usare le mappe non tanto per muoversi ma per comprendere il mondo che la circonda. Le carte quindi come strumenti di conoscenza. 
Ci sono mappe del paradiso e dell'inferno, della felicitá e del dolore, mappe degli stati d'animo, di luoghi mitologici. Mappe che appartengono alla cultura popolare. Oppure mappe che prefiguravano il mondo prima che questo fosse conosciuto. 
Mappe d'artista che mostrano altri immaginari. 
You Are Here è una raccolta di invenzioni un catalogo pieno di ispirazioni una sorta di viaggio nei territori della mente, perchè queste mappe non sono reali, descrivono territori solo immaginati. 
Con più di 100 mappe da artisti cartografi ed esploratori, questo libro regala al lettore uno sguardo su due mondi paralleli quello reale e quello immaginario.