INdIZI DI UN PERCORSO
INdIZI diSEGNI
Domenico Pastore
Favia 2013
È un pò di tempo che sui social network
impazza una condivisione di - segni autobiografici che registrano, i movimenti,
i pensieri le idee degli architetti.
Questi esercizi superano la condivisione di scatti creativi su
istagram, degli utenti comuni, proponendo una visione che commenta il mondo che
li circonda. Gli architetti lo hanno sempre fatto, la novità è
appunto nella condivisione istantanea, nella scelta di medium diversi, nella
loro stratificazione e sovrapposizione continua.
Fotografia, disegno, montaggi, il tutto accompagnato da una
scrittura breve, pre-testi di discussione più
che veri e propri testi accompagnano le immagini.
Ognuno il suo stile, ognuno la sua idea di mondo ognuno la sua
storia personale, anche se tutto parte dai quaderni di appunti, e schizzi
dell'era pre-Facebook, e questo è
molto evidente nel percorso di Domenico Pastore.
Ho cominciato a seguirlo proprio su FB, guardando i segni bianchi sui suoi taccuini rigorosamente con copertina rossa, chissà perché poi questa scelta in un mondo in cui tutti alla fine li utilizzano neri. Spesso le pagine riportavano frammenti apparentemente raccolti per caso di carta da pacchi su cui gli schizzi ritornavano, in quello strano loop creativo che è proprio degli architetti.
Questi piccoli disegni individuavano attimi, dettagli, segni ripetuti appunto. Incipit di progetti possibili, momenti da ritrovare all'interno del fare architettura.
Poi come è inevitabile l'evoluzione, il confronto, l'idea di rendere autonomi questi pensieri nel tentativo di dargli un'altra dimensione.
Ecco quindi che gli schizzi scompaiono, o meglio il segno bianco rimane e diventa la struttura di montaggi o forse la ricomposizione di fotografie scattate per fermare attimi e spazi.
Questo piccolo catalogo raccoglie una serie di opere autobiografiche che come scrive Carlo Grazia nell'introduzione compongono una ricerca ... che propone un percorso che supera la tradizione documentaria della fotografia di architettura, intesa come genere e codice di rappresentazione con regole definite, per contaminarla con altri codici che hanno in comune lo sguardo simultaneo...
Io penso che sia sempre importante cercare di sistematizzare il proprio lavoro, però allo stesso tempo è importante che lo scopo di questo lavoro per un architetto sia quello di creare i presupposti e i tempi del progetto. Questi disegni mettono in mostra un immaginario che darà vita a breve ad un'architettura. Il rischio del compiacimento esiste ed é forte, ma Domenico Pastore lo sa bene che poi alla fine sono i suoi quaderni le sue sensazioni a dare forma ad un immaginario da trasformare e riformare di continuo.
Questi Indizi restano, la soluzione del giallo poi la lascio all'autore che nel tempo ci svelerà i retroscena di un lavoro intimo ed importante attraverso la creazione di spazi.