LA MOGLIE DI LOT


















La Moglie di Lot
Asinello Press
Genova 2014


Delle volte un libro segna la nascita di un qualcosa, un progetto editoriale,  che assume una forma completamente nuova se inserito in un discorso più ampio, quando investe la storia, gli autori, la ricerca personale dei componenti del gruppo che hanno dato vita a questo progetto.
C'è chi dice poi che i libri scompariranno, altri sostengono che diventeranno qualcosa di completamente diverso io sono convinto che cambieranno le modalità di lettura ma che gli oggetti libri sopravviveranno sempre perché rappresentano qualcosa di importante, sono la nostra memoria e come tale troveranno sempre qualcuno disposto a comprarli a leggerli ad inventarli e perché no a scriverli e pubblicarli.

Asinello press nasce con questo intento realizzare progetti editoriali a  basso numero di copie su temi diversi, non ci sono argomenti scelti a priori, nemmeno una tendenza linguistica da seguire. Semplicemente i progetti saranno legati alle occasioni e alle ricerche personali dei componenti Space Caviar (Joseph Grima), Baukuh e Valter Scelsi.
Asinello Press non ha nessun intento localistico, né in altro modo "legato al territorio" per argomenti e temi d’ indagine, ma si propone di produrre oggetti fisici artigianali (dalla stampa offset  con apparecchio Risograph, alle rilegatura e piegatura) in un processo che coinvolga, naturalmente, risorse e conoscenze presenti nel luogo dove ha sede: Genova.




Un aspetto interessante è che il libro non è più concepito come un medium per la trasmissione di contenuti culturali, ma come oggetto-progetto pensato e discusso con gli autori. Questo è successo con la Moglie di Lot in cui la redazione ha lavorato direttamente con Superstudio e succederà nella seconda uscita  COSMIC JIVE Tomas Saraceno The Spider Sessions, dove il lavoro si svolge con Tomas Saraceno.
La moglie di lot è la riedizione dell’istallazione e del piccolo  catalogo realizzati per la Biennale di Venezia del 1978.  
 Il catalogo originale aveva una doppia lettura da una parte  La moglie di lot appunto, dall'altra La coscienza di Zeno, due sguardi opposti ma con un unico punto di incontro sull'architettura. In un certo senso l'ultimo atto di una ricerca incessante, senza limiti, sull'architettura. Nella riedizione manca quindi una parte. La moglie di Lot  acquista un' autonomia e una nuova forma grazie anche all'inserimento del making off del modello e dei testi di Valter Scelsi, Vittorio Pizzigoni, Andrea Zanderigo, ma perde l'aura dell'originale.
I questo modo si apre un nuovo scenario che è anche il preludio alla partecipazione del gruppo radicale fiorentino alla nuova edizione della Biennale di Venezia, e quindi all'occasione di guardare e leggere ancora questo progetto, a distanza di anni, dandogli un nuovo significato. 





L'istallazione è formata da una  leggera struttura di metallo che contiene una sequenza di vasche di zinco in cui sono posti dei modelli d’ architetture storiche, realizzati in sale. Al di sopra di essi si muove una seconda struttura che sostiene una sorta di imbuto piramidale contenente acqua che, attraverso un tubicino da flebo, gocciola sopra i modelli dissolvendoli lentamente e rivelando altri oggetti che sono celati al loro interno. Una vasca sottostante raccoglie l'acqua mista al sale disciolto e contiene una targa d’ ottone recante la scritta "l'oblio" che verrà progressivamente resa illeggibile dall'accumulo di sale.
L’istallazione è una riflessione teorica sull’idea d’ Architettura e tempo, sul significato stesso della forma  e la sua trasformazione-interpretazione.




Il rapporto forma/funzione è da sempre centrale nel ragionamento architettonico e la riflessione sul ruolo degli architetti nel processo di trasformazione della realtà sempre più attuale.
Una visione cinica  che prelude alla chiusura di un ciclo di idee e di progetti  la mogle di lot si voltò indietro a guardare e diventò una statua di sale ( genesi XIX-17 24 25 26) 

Pensammo: l’architettura sta al tempo come il sale sta all’acqua. L’architettura è solubile nel tempo come il sale è solubile nell’acqua.
 In questa metafora che agisce su livelli diversi il progetto d’ Architettura rafforza il suo significato, riuscendo allo stesso tempo ad essere presente allo scandire del tempo e ad annunciare che molte delle utopie di quegli anni avevano raggiunto un punto in cui il reale avrebbe preso il sopravvento sulla potenza delle idee, che il tempo non avrebbe cancellato. Prova evidente la perfetta attualità di quest’istallazione a distanza di anni come se tutte le domande non potessero avere una risposta oppure che le risposte fossero tutte lì, nel recupero e nella coscienza della propria capacità progettuale rimasta intatta allo scorrere del tempo.