CARTOLINE ANALOGHE
Nicola Braghieri Cartoline analoghe - Analogous Postcards Divisare Books-Roma 2018
Divisare Books, è una collana di piccoli libri in serie limitata. Fotografie, testi, disegni.
Un ibridazione tra libro, rivista, sito web. Confezionati in modo quasi perfetto secondo una scelta accurata di carta, tipologia di stampa, grafica, imbustati a mano, numerati o raccolti in cofanetti di 5 volumi. Come ogni prodotto studiato e pensato per un mercato in continua trasformazione, o meglio per un mercato quello dei libri in continua involuzione. Sono una gioia per gli occhi e non solo. Mettono in scena brevi testi, servizi fotografici, disegni, non sono esaustivi di un argomento ma hanno la capacità di svelare sguardi autoriali sullo spazio dell’architettura. Raccontano prima di tutto luoghi fisici ed immaginati. Come la scatola che raccoglie le ossessioni e l’immaginario di Nicola Braghieri. Una forma di resistenza la sua alle facili tendenze del contemporaneo, una ricerca sul futuro che nasce da una riflessione critica sulla memoria. Sono tutti frammenti reali, ricombinati in modo personale che definiscono una nuova realtà. Il verosimile sostituisce il falso e produce una realtà parallela alla storia del mondo.
Per Braghieri La cartolina è il racconto figurato del passaggio dal mondo reale a quello del reale alta intelligibile. È un dispositivo, un congegno figurato per raccogliere la realtà passato e presente delle cose, e rappresentare tramite allusioni e metafore le cose come sembrano essere, per immaginare le cose con idealmente piacerebbe che fossero.
La costruzione dell’immagine coincide con la costruzione del progetto e con la trasformazione dei luoghi, è essa stessa una forma di Architettura che non necessita della costruzione fisica. Una forma di resistenza nei confronti dell’uso dell’immagine post-fotografica che invade ogni spazio residuo della nostra vita quotidiana. Il libro è anche qualcosa d’altro un omaggio alle ossessioni, che alimentano l’immaginazione dell’architetto, è un libro sull’idea di collezione come strumento di pensiero il concetto di collezione è per me un concetto aperto, in continuo movimento, che esclude una possibile fine o completezza. Per questo preferisco chiamarla raccolta. Il possesso di una raccolta implica la predisposizione ai fini di scambi per acquisire nuovi pezzi. È un continuo gioco di ricerca di contrattazione.
La ricerca di Braghieri è come descrive lui stesso nel suo saggio introduttivo un modo per viaggiare, muoversi tra tempi e luoghi per trovare nel passato prossimo il senso del futuro Anteriore, un pensiero utopico che cerca le sue radici nel reale.