ALFABETO FOTOGRAFICO ROMANO
Maria Francesca Bonetti e Clemente Marsicola
Alfabeto Fotografico Romano
An Architectural Fiction
ICC 2017
Le parole segnano lo spazio tra una raccolta di immagini e l’altra, tutte citazioni che descrivono un campo d’azione in cui fotografi noti e meno noti descrivono e documentano il reale. Un vocabolario immaginifico che non definisce categorie o generi fotografici; ma piuttosto cerca di riportare in evidenza storie, fatti, oggetti, opere, autori, relazioni, spesso sconosciuti e inesplorati. Una raccolta di sguardi non sempre alla ricerca di un significato preciso, ma che se accostati uno all’altro mettono in scena la trasformazione del mondo. Roma appare e scompare, è in un certo senso un punto di partenza e forse un punto di arrivo di questo viaggio nel tempo. I curatori, Maria Francesca Bonetti e Clemente Marsicola, hanno selezionato immagini e temi insieme ai responsabili delle collezioni fotografiche romane: Soprintendenze e Istituti centrali, Musei, Biblioteche, Archivi, oltre a Istituti sia italiani che stranieri, Museo di Roma - Palazzo Braschi e Musei Vaticani.
250 opere scelte, frutto di un lavoro di introspezione degli archivi fotografici coinvolti. Una realtà, quella degli archivi che conserva milioni di immagini che documentano e rievocano i segni della cronaca, dei danni bellici e delle difese approntate per i beni culturali, del potere romano, della bellezza e della vita quotidiana, lungo un arco temporale che va dagli anni quaranta del XIX secolo, fino ai primi anni del XXI.
Roma come ho detto appare e scompare, in luoghi distanti tra loro, è il vero cuore di questa magnifica raccolta. Infatti nel libro ci sono i primi fotografi che scattarono e distribuirono in tutta Europa immagini romane, Eugéne Constant e James Anderson, seguiti da Romualdo Moscioni e John Henry Parker, archeologo inglese che tra 1864 e 1877 fu tra i primi a commissionare campagne fotografiche relative all'archeologia, a seguire molti altri, tra cui viaggiatori ed esploratori, professionisti del ritratto, fotografi di scena, amatori e fotoreporter, fino ad alcuni autori contemporanei tra i quali spiccano Luigi Ghirri, Guido Guidi, Elisabetta Catalano, Gabriele Basilico, Olivo Barbieri e Letizia Battaglia. Un libro importante che meriterebbe una distribuzione migliore perché è capace di valorizzazione un patrimonio fotografico nazionale che da solo riempirebbe le sale di molti edifici inutilizzati a Roma e in tante altre città.