OLTRE IL LIBRO
ALIGHIERO E BOETTI. Oltre il libro
A cura di Giorgio Maffei e Maura Picciau
Corraini edizioni 2011
Per Alighiero Boetti i libri non sono semplicemente libri, ma un modo di guardare all’arte e alla realtà. I libri divengono esperienza estetica, in ungioco di rimandi tra lettura e arte, strumenti di ricerca e classificazione di idee. Spesso Boetti li usa solamente come riflessione su un tema oppure per seguire un’immagine che si lentamente trasforma;altre volte invece, i libri sperimentano una tecnica specifica, le fotocopie, i collage.
Quest’atteggiamento rivela un attitudine al quotidiano, all’uso o meglio al riuso di strumenti figurativi semplici che fanno parte della vita di tutti i giorni. Gli strumenti estetici sperimentati nei libri ma usati fuori dal contesto editoriale e tipografico, diventano la sua arte. Boetti immagina, scrive e disegna i suoi libri, con la pazienza di un grafico e l’entusiasmo di un collezionista. Anche quando assumono la forma di catalogo e quindi presentano una mostra, riescono a trasmettere altri significati, perché il fulcro del lavoro di rappresentazione non sono le singole opere ma la narrazione visuale. Come sottolineano i curatori del volume:
Non più semplice documentazione delle opere esposte, ma occasione per l’invenzione di un nuovo oggetto-libro d’artista, quasi un quaderno di esercizi privo di testi critici e composto solo di una giustapposizione di frammenti di proprie opere in dialogo con i titoli.
Ecco dunque che dai frammenti prende vita una storia parallela al lavoro d’artista, una riflessione sul valore e sul significato stesso dell’arte. I libri presentati sono viaggi nell’anima dell’artista.
Ai libri e ai cataloghi nel corso del volume si aggiungono i lavori in stampa, le cartoline che completano quello che in origine era il catalogo non destinato alla vendita, prodotto artigianalmente, della mostra omonima del 2004 Alighiero Boetti tuttolibro
. Alighiero Boetti è stato ad un tempo autore, compositore, grafico e narratore di prodotti tipografici fatti a mano, vere e proprie opere a margine della sua carriera d’artista.
Nel volume sono presenti altri prodotti a stampa difficili da catalogare come il Dossier Postale di Alighiero Boetti, nel quale vengono raccolte le lettere spedite ad amici, artisti e critici: le lettere tornano indietro perché spedite ad indirizzi inesistenti, vengono fotocopiate e spedite ad un altro destinatario ad un indirizzo ancora inesistente e così via fino a raggiungere una successione di viaggi reali delle lettere in direzione di località irreale per le persone. Un lavoro che crea una mappa di percorsi infiniti che seguono differenti sistemi logici nella loro ricomposizione in fascicoli.
I manifesti sono invece lavori d’arte su carta stampata attraverso i quali l’artista afferma il primato del pensiero sulla fisicità dell’oggetto
.
In questo volume che ancora una volta l’editore Corraini salva dall’oblio, prende forma un’ opera strana che a fatica si incasella in un genere preciso, così come è stato per il libro sui libri di un altro grande maestro, Ettore Sottsass.
Non è un catalogo, perché la mostra non c’è, non è un libro perché racchiude tanti libri, è forse il diario di un viaggio nella memoria dell’artista che contiene tracce di un esistenza,diario intimo di carattere visuale.
Boetti lavora in un territorio di confine, demolisce ancora una volta le barriere tra i generi, ci fa sentire piccoli e inadeguati nel nostro puerile tentativo di delimitare dentro una gabbia la libertà dell’arte.