UNA RACCOLTA DI IDEE

INVENTARIO  n. 01-05

Corraini edizioni 2010 (promossa e sostenuta da Foscarini)

Direttore: Beppe Finessi responsabile di redazione Elisa Testori, redazione: Paolo Bocchi, Michele Calzavara, Francesco Garutti, Matteo Pirola.

Inventario non è proprio una rivista così come immaginiamo che una rivista possa essere, ma nemmeno un libro o un catalogo, è una raccolta di idee e suggestioni, che hanno la forma del progetto, dell'architettura, di oggetti, di istallazioni, di pensieri....e se hans hollein sosteneva che tutto è architettura, sfogliando queste pagine di Inventari diversi possiamo facilmente concordare con gli autori sostenendo che tutto è progetto, perchè questa raccolta alla fine convince, sia perchè l'azienda che la produce non ha invaso nessuno spazio, perchè ha preferito legare il proprio marchio alla condivisione di idee e di ricerche tematiche con contributi molto diversi uno dall'altro.

Una rivista bella, da leggere o da guardare solantanto.

Ed è proprio guardando che appare subito chiaro che il progetto è fuori tra le pieghe della realtà che ci circonda, e non solo tra le parole degli autori che lo raccontano.

Gli inventari di spazi cominciano con la copertina: una raccolta di vasi che devono valorizzare al meglio I progetti della natura, si prosegue con un dizionario: la A, antalene raccolte tra i lavori di artisti e designer, per poi passare agli ambienti disegnati dall' artista Monika Sosnowska, poi attraverso una serie di microspazi di lavoro, si arriva agli oggetti d’ uso comune di designer emergenti, Alonso, Bakker, Le Moigne, Scholten & Baijings. Si passa per le piccole azioni promosse da Mirko Zardini e dal CCA (inventario che rimanda al sito http:cca.actions.org) e si arriva ai disegni per un calendario, disegnato da Italo Lupi per approdare alle architetture trasversali di Didier Faustino, perfetto interprete di quell’atteggiamento tanto contemporaneo nel quale i confini tra le discipline non esistono, Faustino è forse l’architetto che meglio di tutti lavora per inventario, i suoi spazi esistono come costruzioni di una serie di idee in cui forma, funzione e azione creano lo spazio, senza prevalere una sull’altra.

Chiudono il numero le idee di un architetto poco conosciuto ma che se lo si osserva con attenzione, ha anticipato molte delle tematiche contemporanee, Guy Rotier.

Una nuova rivista è sempre una scommessa difficile specialmente in un panorama ricco di prodotti di genere, come quello Italiano, ma gli autori hanno saputo trovare uno spazio altro, da indagare seguendo una logica tutta nuova, definendo temi cercando sconfinamenti tra le discipline mostrando immagini di progetti molto diversi tra di loro ma con un tema ricorrente.

Sicuramente non è una rivista innovativa, ma poi in fondo non bisogna creare il nuovo a tutti i costi, non è una rivista radicale perchè non racconta ne nuove ne vecchie utopie, non è una rivista di architettura ne una rivista di design o d'arte, non è una rivista che strizza l'occhio allo sponsor, non è semplicemente una rivista.

E’ solo un inventario utile per chi lavora sul progetto.

Inventario. Tutto è progetto

Tutto è progetto. Ogni gesto, anche il più semplice, è progetto.

Qualunque azione, senza forse, è progetto. 

Siamo convinti che si possano trovare metodo e rigore (parole chiave della progettazione) dentro a ogni cosa: in un oggetto, certo; in un’opera, ovvio; in un edificio, va da sé; ma anche nella preparazione di un piatto di cucina, nell’organizzazione di un viaggio, nella scrittura di un racconto. E così abbiamo immaginato che si potesse realizzare un luogo dove raccogliere e ordinare tutte queste azioni, un contenitore che abbiamo chiamato “Inventario” perché fare un inventario è il modo migliore e più efficace di decifrare quello che abbiamo di fronte. “Inventario” è il nostro modo di guardare il mondo.

“Inventario” non solo è una rivista, “Inventario” non è solo un libro. “Inventario” è un nuovo progetto editoriale che parla di tutte le discipline alimentate dalla creatività. 

“Inventario” raccoglie e ordina le nuove forme di espressione, organizzandole e strutturandole per categorie, tipologie, autori e fili rossi originali. ”Inventario” è fatto solo di rubriche, scatole “progettate” per ospitare contenuti espressamente cercati e ordinati in un certo modo, e solo in quello, perché visti in un certo modo, e solo in quello. (...). 

Faremo, in tutto questo, sempre e soprattutto scelte libere, perché informate solo dalla forza delle idee che incontreremo, quelle capaci di accenderci gli occhi. Perché anche mettere in ordine le idee è un progetto.