STORIA DI CASE
REASONS FOR WALLING A HOUSE
51N4E
Ruby Press 2012 Berlin
Ci sono libri di architettura che non lo sembrano, e questo mi piace.
Reasons for walling a House del gruppo 51n4e edito dalla Ruby Press è uno di questi.
La Ruby Press è una casa editrice indipendente con sede a Berlino, che trasforma i libri in progetti, raro trovarne due uguali, Andreas e Ilka Ruby dirigono la casa editrice ma non sono editori, scrivono da sempre di architettura camminando con estrema sapienza su quel limite sottile che la divide dalle altre discipline, gli sconfinamenti quindi sono all'ordine del giorno e trasformano i loro libri in storie bellissime.
L'architettura in questo libro, il progetto di una casa, appare e scompare raccontando la storia dei suoi committenti, una coppia di collezionisti che vive in una piccola casa sul bordo della foresta da diversi anni.
Nel 2003 chiedono allo studio belga 51N4E di ripensare il progetto, dopo qualche anno di discussione e confronto il progetto è completato, l'interno svuotato e ripensato completamente la casa circondata da un muro leggero in ferro.
Lo spessore del muro volutamente leggero rende instabile questo confine che diventa metafora di un isolamento creativo, il limite non separa ma stabilisce relazioni tra i fruitori, lo spazio urbano e quello mentale che i padroni di casa decidono di creare con i loro ospiti.
Uno spazio senza fine, nonostante sia delimitato con un segno preciso, netto, propone un modo diverso di abitare perchè la sua vita va oltre lo spazio fisico di chi lo vive.
I Padroni di casa decidono di trasformare l'edificio in una guest house per artisti, architetti, pensatori, e cominciano ad invitarne alcuni: Enrique Marty, 51N4E, Andrea Branzi, Josse De Pauw, Something Fantastic, BeL, Dirk Braeckman.
Gli invitati hanno carta bianca possono, restare quanto vogliono, unica regola lasciare una traccia del loro passaggio.
Le tracce sono raccolte nel libro così come la descrizione del progetto, e molte altre storie che fanno di questo piccolo volume
un capolavoro del suo genere (se un genere esiste)
Non un libro di architettura, non un libro d'arte, non un romanzo; la sceneggiatura della vita di un edificio fatto non solo attraverso muri spazi e materiali, ma costruito attraverso le vite che si alternano al suo interno, in un gioco di ruoli che cambiano e si modificano così come i limiti tra le discipline.
E l'architettura allora dove è? Nella sua assenza o meglio presenza discreta e forte allo stesso tempo, un'architettura senza linguaggio ma con una lingua forte e decisa.