CUT & PASTE di note, parole e figure







Back to Z

Istruzioni per l'uso: in questo breve post le immagini sono importanti, più importanti del testo, non le guardate come semplici illustrazioni cercate l'immaginario nascosto, rivelano una progettualità, mentre le guardate andate su soundcloud per ascoltare la compilation Back to Z, di dj zippetta alias Alberto Iacovoni dello studio ma0.
 https://soundcloud.com/alberto-iacovoni/back-to-z.
Ora che avete fatto tutto questo potete cominciare a leggere.


Sicuramente si può scrivere su un disco d'autore, sicuramente lo si può fare anche su una compilation di un amico, anche se poi alla fine di musica io non sono un grande esperto. Ma qui il significato é un altro, perché la compilation é di dj zippetta, e lui è un architetto, e se poi riuscite ad ascoltarlo con attenzione allora capirete che il suo metodo di lavoro sulla musica, sulla scrittura e sul progetto è molto simile, se non addirittura ripetuto, con le giuste variazioni disciplinari.
Ma tutto nasce, secondo me dal suo amare la musica  e dal credere nel progetto, come strumento di ricerca operativa.
Ricerca che può e deve attraversare trasversalmente diverse discipline.




Playscape edited by Libria 


Un libro, un'architettura una compilation racchiudono la stessa idea operativa, selezionare frammenti sedimentati nella memoria attraverso i quali comporre una nuova struttura. 
Una riscrittura infinita, una variazione continua di significati.
Nel suo libro Playscape, la campionatura  è uno stile di scrittura, nelle compilation musicali un obbligo, nei progetti di architettura una possibilità, nelle immagini una riscrittura del reale.



Reverberer




La parte migliore sono i remix, la dilatazione degli spazi, musicali, spaziali, formali racchiusi tra un frammento e l'altro. Tra un genere e l'altro, così come nella sua architettura, e quella del suo studio emmeazero, Iacovoni, cita, reinventa ci mostra cose, storie diverse spazi, oggetti, suoni.
E lo fa sempre seguendo il filo di un progetto complesso fatto di idee semplici che riprogrammano la realtà.
Back_to_Z è l'esempio migliore ed allo stesso tempo metafora di un modo di progettare e scrivere, inizia come sempre con un dialogo di un film, le parole estrapolate dal loro contesto assumono un significato nuovo, diventano una dichiarazione di intenti un manifesto, poi la musica comincia a scorrere lentamente, e qui è il primo minuto a regalarci una canzone giá conosciuta ma diversa, conosciuta ma non riconosciuta subito, nel suo tempo più lento o più veloce, il flusso comincia a trasportarci. 
Poi Iacovoni usa lo stesso metodo quando scrive, la campionatura serve a  riadattare al proprio discorso  un testo famoso, un libro, che entra a far parte di un pensiero molto personale dell'architetto romano. 
Ma questo lo fanno tutti direte voi, il Cut and Paste nella scrittura è uno strumento diffuso, ma Iacovoni agisce in modo diverso, il testo riportato infatti, non è virgolettato non si legge un inizio ed una fine, non sono presenti le interruzioni tra ciò che è riportato e quello che costituisce il testo personale, il flusso è continuo, in questo flusso la scrittura prende il sopravvento e un pò come nella compilation musicale si riconosce lo stile, il motivo di fondo di un discorso, amplificato dall'incrociarsi di pensieri e riferimenti.



Footprints



Footprints



Footprints



Footprints



Footprints



Nelle immagini avviene la stessa cosa, un appropriazione di senso che si sviluppa attraverso il contrasto di elementi opposti.
Iacovoni seleziona con attenzione lo sfondo, una foto reale, immagini ben radicate nella nostra memoria, per poi sovvertirne il senso attraverso l'inserimento di qualcosa che destabilizza l'osservatore. Colore e bianco e nero.
In footprints il paesaggio sostituisce lo spazio urbano in una New York che viene così resa astratta, non forma urbana specifica ma modello.
L'acquedotto Felice a Roma vestigia di un passato lontano, infrastruttura non più utilizzata, segno iconico nel paesaggio, monumento. Qui con l'inserimento di figure umane che lo attraversano, si  trasforma  in un architettura del quotidiano, un passaggio, il movimento delle persone, l'utilizzo, ne cambia completamente il valore, un'azione semplice trasforma l'immagine in un immaginario, che diventa progetto.




Skywalk



Skywalk




Ci sono poi i progetti di allestimento, realizzati a supporto di alcune attività dello IED di Roma, nei quali proprio attraverso un operazione di Cut and Paste si amplificano i significati e si costruiscono spazi. Oggetti e materiali d'uso comune combinati tra loro, contrapposti allo sfondo spazialmente imponente,  spazi urbani, il museo Macro di Roma, il Mattatoio a Testaccio  costruiscono come in un collage degli spazi altri, strutture temporanee per eventi. 
Prima di definire questi progetti lo studio emmeazero, fa una ricerca specifica, un po' come nelle compilation musicali quando si cerca il pezzo giusto, che dia continuità a quello che lo precede.  Cercano il materiale, la forma che suggerisce una funzione, e ne ribaltano il significato.
Poi non è un caso che le stesse forme primarie, cubi di cartone, sfere gonfiabili, falde inclinate in lamiera, vengono ripetute, scalate, accostate per produrre dissonanze, spazi scavati nella storia del quotidiano.  Dispositivi per la visione, per il racconto di una mostra, per una sfilata di moda.




Ied Belvedere@macro



Ied Belvedere@macro



forward_looking



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Ied Clouds 




Ied Clouds Photo credits : Luca la Torre





Vi avevo avvertito all'inizio di questo post, queste sono note per un saggio che verrà, suggestioni nate dall'associazione di pensieri, l'ascolto mi ha riportato direttamente  alle immagini e agli spazi creati da Alberto Iacovoni (dj zippetta)  e dal suo studio. Ora che lo state ascoltando anche voi,  dopo aver guardato le figure di periodi diversi vi sarete fatti un idea più precisa del significato di CUT and PASTE. Qui alla sua essenza più pura.
So che questa compilation la riascolterete ancora e magari cercherete di trovare i frammenti nella loro architettura, buona ricerca http://www.ma0.it .