EROTIK ETTORE
Erotik Design
Ettore Sottsass
a cura di Laura Viale e gruppo Cliostraat
- Paesaggio Contemporaneo (a cura di Instant City) foto
- L'Altro Catalogo (a cura del gruppo A12, Genova)
- Il Pensiero Generale alla Fine del 2° Millennio
(a cura di Instant City, 1995)
- Ngised, Design (a cura di Liana Cavallaro) disegni 1995
- Take A Rest, Take The Rest testi 1966-1995
(a cura di Laura Viale)
Quello che mi attrae della figura di Ettore Sottsass è la sua immensa curiosità, la sua capacità di collezionare frammenti del mondo, sotto forma di testi, fotografie, disegni, architetture, oggetti. Tutti questi elementi se combinati assieme hanno dato forma ad un catalogo, trasformato da Sottsass in un archivio molto personale, che amava raccontare attraverso libri, arricchiti di testi concepiti come piccole storie. Dei libri di Sottsass ne ho già parlato in questo blog attraverso l'analisi del libro pubblicato da Corraini nel 2010 http://www.the-booklist.com/2012/10/un-unica-opera.html.Sottsass oggi forse raccoglierebbe tutto questo materiale in un blog, collezionerebbe le sue fotografie i suoi frammenti di realtà in rete, posterebbe i suoi testi sui social network e regalerebbe a tutti noi quotidianamente molti spunti di progetto. Lo ha fatto con regolarità nella sua rivista Terrazzo, o con le sue foto, postate mensilmente sulla rivista DOMUS. Questi piccoli libri, realizzati con stampa alternativa (venduti al prezzo di millelire) e realizzati in piccolo formato e su una carta non pregiata sono un’ altra cosa. Nascondono la volontà di portare a tutti le sue idee, nascondono la voglia di continuare a sognare dopo aver fatto libri di tutti i tipi e formati, dove i contenuti attraversano la sua storia, la sua architettura, la sua ricerca di immagini, i suoi riferimenti più o meno colti. Questi volumetti raccolti in una scatola nascono dalla volontà di un gruppo di studenti della facoltà di Torino, che cercavano il modo di fare un catalogo di una mostra fotografica a basso costo. Doveva essere un solo volume sono diventati quattro, le idee non possono comprimersi, i frammenti hanno bisogno di spazio, infatti alla fine tutti questi frammenti avevano bisogno di altre storie e così i volumi sono diventati cinque.
V Take a rest taste the rest
curato da Laura Viale
Oggetti, disegni di prodotti che esistono o non esisteranno mai, un caledoscopio di forme e segni rigorosamente in bianco e nero, poi il colore verrà quando dal foglio di carta questi oggetti si trasformeranno in qualcosa di reale. Come dice Sottsass nell’introduzione anch’essa rigorosamente scrita a mano: Qualche volta succede così, quando il mio cervello naviga per conto suo nelle paludi delle memorie…io, io davvero non c’entro molto.
Brevissima raccolta di ritagli, da quotidiani, riviste, tv, eccetera, pensieri, dichiarazioni e immagini, per una definizione contemporanea (1959) dell’esistenza.
Nel disegnare architetture sarebbe bello avere anche altre origini, altre informazioni: sarebbe bello avere altri cataloghi.
Tutto è cominciato da queste fotografie per una mostra al politecnico di Torino. La fotografia… è un modo di guardare il mondo attraverso un buco, e questo vuol dire che l’occhio non si muove troppo, resta fisso attraverso questo buco, cioè si fissano alcune cose, probabilmente si memorizzano, e soprattutto si benetra un pochino di più il mondo.
A forza di interviste senza registratore, di chiacchiere errabonde, di visite guidate da pastasciutte metafisiche e dolci bicchieri di vino attraverso i tuoi ricordi, le tue visioni, le tue curiosità, è venuto fuori questo piccolo as-saggio (un microscopico Sotts’Tao, posso dirlo ?) dei tuoi pensieri
I pensieri di Sottsass raccontano a parole quello che poi si ritrova nelle foto o negli oggetti un po’ pensati e un po’ inventati dal nulla, forse solo per raccontare un viaggio o ricordare un immagine che lo aveva colpito.
La mattina quando me ne andavo dalla stanza del Motel o dell'albergo dove avevamo fatto l'amore o forse no, dove forse avevamo soltanto dormito abbracciati, mi giravo e facevo una fotografia. Non mi riusciva mai.
Avrei voluto fotografare i fantasmi dell'amore, le parole dette sottovoce, gli orgasmi, i nostri disordini, la nostra furia.
Volevo anche fotografare quanto nella nostra esistenza era rimasto su quei muri miserabili, su quei tappeti schiacciati dai passi degli altri, dentro quelle lenzuola bagnate dei nostri umori. Volevo capire, volevo imparare, volevo disperatamente sapere se c'era un modo - o se non c'è- di disegnare una stanza dove si possa trattenere l'esistenza . Tenere l'esistenza almeno per il fondo della camicia. Anche soltanto per un po'.
Questo mi ha sempre affascinato in Sottsass, l'essere cosciente che il guardarsi indietro per capire è lo strumento più utile nel processo cognitivo. È progetto.
Sottsass lo ha fatto constantemente non cerca di fare tabula rasa, non vuole reinventare un futuro, è uno dei pochi in quegli anni che non produce visioni, ma le riproduce con ironia. Il suo guardare avanti è un guardare indietro, un ritorno alle proprie radici, la cultura dalla quale uno parte, comunque, pro o contro, c'è, e non ti liberi mai di te stesso anche se sentì di fare una rivoluzione.
Purtroppo dopo un pò che vivi vorresti uscire da te stesso e non ce la fai mai; anzi, più cerchi di uscire più ti accorgi che non esci......
IV DESIGN DESIGN
Oggetti, disegni di prodotti che esistono o non esisteranno mai, un caledoscopio di forme e segni rigorosamente in bianco e nero, poi il colore verrà quando dal foglio di carta questi oggetti si trasformeranno in qualcosa di reale. Come dice Sottsass nell’introduzione anch’essa rigorosamente scrita a mano: Qualche volta succede così, quando il mio cervello naviga per conto suo nelle paludi delle memorie…io, io davvero non c’entro molto.
III Il pensiero Generale alla
fine del secondo millennio
a cura di Instant city Torino
a cura di Instant city Torino
Brevissima raccolta di ritagli, da quotidiani, riviste, tv, eccetera, pensieri, dichiarazioni e immagini, per una definizione contemporanea (1959) dell’esistenza.
Sottsass lo aveva già fatto con la sua prima rivista Room East 128. Chronicle nata nel periodo del ricovero in
California, dove per lunghi mesi, la degenza forzata, gli lascia il tempo per
inventare un modo per continuare a creare, ed allo stesso tempo, tenere
informati gli amici sullo stato della sua salute. Il diario si fonde con il
collage di estratti da riviste e giornali, in una sorta di lettura pop della
realtà Americana. Stampata con un
ciclostile in poche copie diventa lo strumento attraverso il quale cominciare
un avventura che non abbandonerà mai, la realizzazione di
opere tipografiche. Qui ne abbiamo una versione datata 1995, la lettura veloce
di questi frammenti di tempo inquadra una realtà precisa. Contestualizzando
tutto il lavoro.
II L’altro catalogo
suggestioni disegni architetture
a cura del gruppo A12, genova
suggestioni disegni architetture
a cura del gruppo A12, genova
Nel disegnare architetture sarebbe bello avere anche altre origini, altre informazioni: sarebbe bello avere altri cataloghi.
Qui accanto ai progetti ai disegni, troviamo i cataloghi
che li hanno generati.
I Paesaggio Contemporaneo 40 foto
a cura di Instant city Torino
a cura di Instant city Torino
Tutto è cominciato da queste fotografie per una mostra al politecnico di Torino. La fotografia… è un modo di guardare il mondo attraverso un buco, e questo vuol dire che l’occhio non si muove troppo, resta fisso attraverso questo buco, cioè si fissano alcune cose, probabilmente si memorizzano, e soprattutto si benetra un pochino di più il mondo.
Una raccolta di 40 scatti di Sottsass il suo sguardo sul
mondo l’ulimo pezzo di un immaginario
che si compone di tutti gli strumenti possibili utili a capire il mondo. Poi
tornato a casa questi pezzi di memoria si trasformano in architetture e
oggetti.
Se dovessi definire questi piccoli libri non userei il
termine monografia ma enciclopedia di un pensiero.