TEMPORIUSO
TEMPORIUSO
Manuale per il riuso di spazi in
abbandono
Isabella Inti, Giulia Cantaluppi,
Matteo Persichino
Altreconomia edizioni 2014
Questo post mette assieme una serie di appunti presi durante la lettura e la presentazione del libro che si è tenuta alla Casa dell'Architettura di Roma il 27 ottobre, è un testo che raccoglie annotazioni e parole. Inutile raccontarlo è un libro che va letto, perché con chiarezza e semplicità ci racconta le possibilità che una politica attenta può produrre negli spazi abbandonati delle nostre città.
Parlo di politica, perché si capisce chiaramente da
questo libro, che la ricerca delle università,
e il lavoro degli architetti fino ad oggi è
stato ammirevole. Iniziative, progetti, tempi di attuazione sono descritti
perfettamente. Una teoria debole, nel senso buono del termine, che definisce un azione sul territorio condivisa e non imposta attraverso il progetto.
Quello che manca forse nel nostro
paese, in ritardo rispetto ad altri, è
una politica economica seria legata al patrimonio esistente e non utilizzato, si cerca sempre una partecipazione del privato invece di creare una sinergia tra progettisti ed amministrazioni.
Solo un azione politica può produrre risultati che
trasformano la sperimentazione in realtà.
Questa realtà dovrebbe
essere monitorata e pubblicizzata, con una rivista dedicata al TEMPORIUSO, che
possa crea un collegamento tra i professionisti e le piccole imprese sul
territorio nazionale.
Insomma una crescita
dell'informazione e un supporto costante delle università alle amministrazioni.
Il libro mette assieme informazioni
pratiche, un'analisi delle possibilità,
una ricerca sul territorio di Milano molto precisa, e una propensione teorica
supportata prima da un manifesto e poi da una mappatura delle popolazioni di
interesse.
Una serie di interviste mirate
completa il discorso da un punto di vista operativo. Insomma questo manuale può e deve essere utile a molti.
Gli spazi vuoti delle nostre città sono riserve urbane
per sperimentare sogni collettivi. Un manuale spiega come salvarli dal degrado
attraverso il riuso temporaneo, con progetti abitativi, culturali sociali ed
imprenditoriali.
Ci sono molte parole chiave per
leggere questo libro...ne ho selezionate alcune
1- MANUALE
Un libro che è tanti libri
A me non piace la parola manifesto
preferisco manuale, che nasconde l'idea del fare, del costruire qualcosa. Questo libro costruisce una nuova
idea di spazio collettivo. La costruisce attraverso una Ricerca sul territorio.
2-RICERCA
C'è una costante ricerca sul campo, che
definisce i parametri le azioni e le potenzialità dell'uso temporaneo in effetti la ricerca
costruisce il manuale . Logico il territorio é quello di Milano
anche se poi ci sono molti racconti di esperienze analoghe.
3-RACCONTO
Sono le esperienze italiane ed
estere in cui si capisce immediatamente per costruire questo spazi c'è bisogno di
risorse, Risorse pubbliche naturalmente.
Ma non dobbiamo scordarci che ogni
racconto nasconde un processo che deve essere attivato in qualche modo.
Ed eccoci arrivati all'ultima
parola, il racconto deve trasformarsi in un pensiero politico.
4. POLITICA
Solo una volontà politica infatti può attivare una pratica
che deve nel tempo diventare regola. Che non sia episodica ma continui nel
tempo. Solo quando la mappattura si
trasformerà
in progetto ripetuto nel tempo allora il riuso temporaneo sarà qualcosa che darà forma allo spazio collettivo.
Un ultima parola potrebbe essere
RISORSE da mettere in campo per questa trasformazione urbana necessaria.
Ecco mi piacerebbe che questo
libro si trasformasse in un appuntamento di informazione costante capace non solo di mappare e
raccontare ma di diventare una guida un ponte tra amministrazioni e
utilizzatori.