LA NAVE DI TESEO


It’s intended to be a celebration of the analog, of the physical object. In this moment of e-mails, and texting, and everything moving into the cloud, in an intangible way, it’s intentionally tangible. We wanted to include things you can actually hold in your hand: postcards, Xeroxes, legal-pad pages, pages from the school newspaper, a map on a napkin.   JJ Abrams





La Nave di Teseo
JJ Abrams, Doug Dorst
Rizzoli 2014


Se qualcuno pensa che un giorno i libri spariranno si sbaglia di grosso. Almeno fino al momento in cui ci sono scrittori capaci di reinventarli. E JJ Abrams non è neanche uno scrittore, ha in un certo senso rivoluzionato le serie tv con Lost, ha reinventato il mondo di Star Trek. E ora siamo tutti in trepidante attesa del suo Stars Wars.



Nell’attesa dobbiamo accontentarci di un semplice libro, niente effetti speciali, ma solo carta stampata, un co-autore Doug Dorst ed un libro fatto di una storia e di tanti frammenti diversi, narrazioni parallele, il limite tra realtà e finzione è nascosto tra le pagine. 
Chi lo guarderà quando lo tenete in mano penserà almeno per un momento ad un volume vissuto e polveroso rubato da una biblioteca. Ha anche l’etichetta adesiva con la sua collocazione. In realtà, è un diario di due persone che si incontrano tra i margini di un libro per ritrovarsi invischiate in una lotta mortale tra forze sconosciute: un viaggio nell’universo della parola scritta che risucchierà i suoi lettori in una  spirale dove sarà quasi impossibile trovare la verità, un’avventura impossibile da abbandonare fino e oltre l’ultima pagina. 






Lo sfogli e trovi mille inserti tra le pagine: una cartolina, una mappa scarabocchiata su un fazzolettino di carta, ritagli di giornale ingialliti. S è un libro-mondo, un meraviglioso Atlante della fantasia umana, un labirinto di storie parallele, indeate per trasformare la lettura in un esperienza nuova e difficile, una risposta alla multimedialità, alle enormi risorse narrative del digitale, un progetto analogico che trionfa, rendendo il lettore partecipe della storia che legge. 



La nave di Teseo, è l’ultimo, discusso romanzo di V.M. Straka, autore prolifico quanto enigmatico, nel quale un uomo senza passato viene rapito e imbarcato a forza su una strana nave dal terrificante equipaggio e lanciato verso i pericoli di una missione ignota. L’autore è il vero personaggio, Straka, oscuro e discusso protagonista di uno dei più grandi misteri del mondo; rivoluzionario di cui nulla si conosce se non le parole che ha scritto e le teorie elaborate sul suo conto. 
 Poi c’è una giovane bibliotecaria che trova per caso il libro lasciato fuori posto da uno sconosciuto: un lettore intrigato, rapito dalla storia e dal suo misterioso autore, come rivelano le note che ha appuntato a margine. Lei gli risponderà con note di suo pugno, dando inizio a un singolare dialogo che li condurrà insieme a riflettere, a conoscersi, leggere gli stessi libri ci rende tutti parte della narrazione, per creare una storia nella storia, che riporta sempre alla trama originale e che oguno di loro (come tutti noi d’altronde quando leggiamo un romanzo) qui la differenza è che due lettori sono un altro centro della storia. Eric e Jennifer, un ricercatore e una studentessa indietro con gli esami, entrambi chiamati a scelte cruciali per capire chi sono e cosa vogliono diventare, e quanto saranno in grado di mettere le proprie passioni, ferite, paure l’uno nelle mani dell’altro.
Il problema è come leggerlo: prima il romanzo e poi i commenti, oppure in parallelo?




Queste le premesse di un romanzo fatto di tempi e personaggi diversi, verità nascoste e una trama che richiede un’attenzione particolare. Ora Lost a me non è piaciuto dopo la prima serie mi sono stancato a seguire le iperboliche variazioni narrattive. 
Ma questa è un’altra storia, diversa non ci sono le immagini ma i presupposti per crearle dentro di noi. Dobbiamo scavare nella nostra memoria, ripercorrere le tracce diventare uno dei personaggi della storia. 
Sarà come tornare bambini e forse sarà solo l’odore del libro a riportarci in un altro tempo e un altro luogo, persi nella lettura di un libro molto speciale davvero.





Theseus itself is a labyrinthine, Kafkaesque yarn about a man, S., who has lost his memory and sense of identity. He knows he’s in trouble, though: When S. isn’t avoiding the agents of a multinational arms dealer, he’s on a ship that seems to exist on a new level of the space-time continuum. Gloom abides: A romantic interest is out of reach, and fellow shipmates have their mouths sewn shut. “It is one thing to believe people are out to get you,” goes one typically noir-ish line. “It is another thing to know it; it is yet another to know that those people are closing in.” 
Mark Athitakis