SENZA FRETTA ALCUNA

Early Color
by Saul Leiter
Steidl, 2006

Sappiamo soltanto che il verbo fotografare e nato in un luogo lontano, non per esigenze di un piacere delle immagini e delle forme della realtà ma per quella di un infinito godimento dell'immagine senza forme.

Come fotografo Saul Leiter è stato un grande innovatore per l’incredibile capacità di comporre le immagini in un modo per l'epoca rivoluzionario. Non cercava una scena classica da rappresentare, passeggiando spesso nelle stesse zone della città riproduceva giochi di specchi, riflessioni, livelli di profondità e cornici. Attraverso piccoli dettagli insignificanti ricostruiva la complessità del mondo che lo circondava. Inizialmente fotografava cercando di esaltare i colori reali, in modo astratto cercava una base da riprodurre poi attraverso la pittura. La fotografia era uno strumento attraverso il quale elaborare una matrice per la costruzione di quadri astratti. 

Non sempre la vita ci porta esattamente dove vogliamo andare, e la fotografia di Leiter prende il sopravvento sulla sua pittura, fino al sovrapporsi tra le due tecniche.

New York è il soggetto preferito, ma allo stesso tempo perde la sua iconocità, diventando un paesaggio generico in continua trasformazione. Non una New York frenetica e indistinta, ma una città fatta di movimenti lenti e sprazzi di colore.

I soggetti dei suoi scatti non sono mai inquadrati nella loro interezza o in modo nitido: sono sfuocati e confusi fra pioggia o neve, gli sguardi attraversano superfici diverse, il vetro si mette sempre tra l'autore e la scena raddoppiando e sfocando il suo profilo. 

La città e osservata attraverso vetrine appannate dal vapore, i volti sfuggenti dei suoi abitanti, ne vediamo solo i dettagli e c’è sempre un’aura di mistero che li circonda perchè non è chiaro chi sono o cosa stanno facendo. E’ questo rende gli scatti di Saul Leiter poetici e affascinanti.

Uno sguardo totalmente immerso nella vita.
Leiter era prima di tutto un fotografo di moda, e la moda ha influenzato il suo sguardo. Non cercava la notorietà, peraltro raggiunta in tarda età, ma lavorava per se stesso, continuando senza sosta a camminare per il suo quartiere, fotografandolo ogni giorno. 

La fotografia di Saul Leiter ha attraversato diversi stili e movimenti. Leiter sperimentò cromatismi a tinte piene, anche influenzato dalla pittura, e dal movimento dell’Espressionismo astratto.  Le fotografie, tutte a colori vengono riscoperte negli anni 90, riguardano la città e la strada reinterpretata secondo il suo punto di vista.
Ogni forma possiede forse virtualmente una potenza di anacronismo, di genealogia, di memoria che riaffiora. Per toccarle con mano, è sufficiente aprire un po' gli occhi.
Quello che mi affascina non sono solo le fotografie di questo straordinario artista, ma la vita di un uomo che ha sempre cercato di fare ciò che gli veniva più naturale, senza cercare il successo, ma senza alcuna fretta inseguendo quotidianamente il suo sguardo con passione. Oltre ai sui libri consiglio un film da cui ho tratto questi fotogrammi,

In not great hurry, 13 lesson in life

un film di Thomas Leach

(http://watch.innogreathurry.com/)

cercate di guardare Leiter di nascosto, seguitelo mentre cammina e racconta la sua città, la sua vita ordinaria e per questo straordinaria, per ricomporre i frammenti e gli sguardi di una vita, solo così capirete le sue fotografie.