ESPERIMENTO AMERICANO
Esperimento americano
Benjamin Markovits,
66thand2nd, 2017
L'utopia descrive luoghi inesistenti tanto quanto desiderabili, il desiderio di un futuro richiamato sempre a riscattare il presente. L'utopia è il limite estremo del nostro presente che si sposta di continuo, è la realtà che non ha più bisogno di prefigurare un futuro. Il futuro, come la crisi del sistema che rappresenta, è oggi uno dei principali dispositivi del potere, utilizzato per manipolare le nostre azioni e i nostri pensieri. Questo è il tema di questo romanzo di Benjamin Markovits. Un romanzo che racchiude al suo interno una riflessione attenta sulla trasformazione di tante città contemporanee, il cui sviluppo si è fondato per anni sulla produzione industriale e che oggi di fronte alla crisi del settore produttivo si trovano isolate e in stato di abbandono. Come annunciato dalla foto di Ian Brown in copertina l’utopia si appropria delle rovine del passato recente della città di Detroit, e per salvarla dalla sua lenta distruzione cerca di ricostruire al suo interno un idea di comunità.
Una comunità multirazziale che cerca il riscatto in un nuovo inizio. Come dice Marny, il protagonista del romanzo ed uno dei primi abitanti del quartiere modello il guaio di essere un pioniere, provi a sfuggire alla tua vecchia vita, quindi te ne allontani e ricominci. Ma tutto quello che finisci per fare è riprodurla, perché fondamentalmente è proprio quello che vuoi. Il romanzo si ispira alla storia della sperimentazione utopica dell’800, quando ogni esperimento era connesso all’elaborazione di una nuova scienza sociale: New Lanark, New Harmony, Icaria… Esperimento Americano è la cronaca di una di queste storie, una sorta di ricolonizzazione urbana dell’esistente, in cui un investitore convince persone diversissime tra loro a ricominciare a vivere un quartiere abbandonato, provare in un certo senso a resistere ai cambiamenti, credendo solo al sogno di un ritmo diverso da quello imposto dalla società contemporanea. Un progetto perfettamente in linea con la moderna «convinzione che la tecnologia e il capitalismo possano cancellare magicamente il passato e costruire un futuro più funzionale», Quando il quartiere si ripopola ci si aspetta gratitudine dai vecchi residenti per aver alzato i prezzi delle case e affidato loro la manutenzione delle stesse. In secondo tempo si scoprirà che il progetto di Robert non è del tutto limpido, per il legame al quanto ambiguo con la Goldman Sacks. Un’esplosione di eventi che metterà in discussione tutti gli attori in gioco.
Utopia describes places that are as inexistent as they are desirable, the desire for a future that is constantly called upon to redeem the present. Utopia is the extreme limit of our present that is in constant motion, it is the reality that no longer needs to foreshadow a future.
The future, like the crisis of the system it represents, is today one of the main devices of power, used to manipulate our actions and our thoughts. This is the theme of this novel by Benjamin Markovits. It offers a careful reflection on the transformation of many contemporary cities, whose development was based for years on industrial production and which in the face of today’s crisis in the production sector are now isolated and in a state of neglect. As announced by Ian Brown’s photo on the cover, utopia takes possession of the ruins of the recent past in the city of Detroit and in order to save it from its own slow destruction tries to reconstruct an idea of community within it.