TRACCE SERIALI
Peter Märkli : DRAWINGS
Edited by: Fabio Don, Claudia Mion
Texts: Florian Beigel & Philip Christou, Erich Brändle, Alexander Brodsky & Kiril Ass, Irina Davidovici, Elisabeth Hatz, Kenjiro Hosaka, Erwin Viray.
Quart Verlag
2015
Nel suo Why Architects still draw Paolo Berardi spiega ai suoi studenti l'importanza del disegno come attività complementare al progetto. Disegno e progetto infatti sono una cosa sola, lo sa bene Peter Markli, che sembra segnare continuamente e con estrema ratio fogli dello stesso formato per costruire una sorta di atlante, utile per muoversi attraverso un'idea di architettura. I suoi disegni hanno un'autonomia rispetto al progetto, varianti infinite della stessa partitura individuano una modalità di lavoro che gli offre la possibilità di scelta solo dopo aver attribuito senso alle cose. Il disegno per Markli non è uno strumento di produzione iconografica, a lui non interessa il disegnare fine a se stesso, il disegno è una forma di pensiero che accompagna l'azione del progettare.
I disegni di Markli, non raccolgono visioni utopistiche, non sono schizzi veloci che a posteriori rimandano alla forma del progetto realizzato, sono una forma di scrittura lenta, usata per fissare ciò che appartiene alla memoria e ciò che questa memoria restituisce alla pratica dell'architettura.
Alle linee cancellate, ripassate, ai colori e ai paesaggi che diventano un tutt'uno con il segno artificiale dell'architettura corrispondono materiali grezzi, linee marcate, ritmi tra pieni e vuoti degli edifici costruiti.
These drawings have the autonomuos character of pieces in their own right and also comunicate the ispiration behind their creation through their graphic expression. That inspiration, representing the most fleeting of effective forces trasformed into an image.......(Eric Brandle)
Markli non utilizza una tipologia specifica di disegni, piante o assonometrie riportate alla bidimensionalità, sembrano parlare prima di tutto al proprio io e solo in un secondo tempo ai suoi collaboratori, i disegni riflettono in un certo senso la complessa relazione tra l'architettura e il paesaggio attraverso segni convenzionali, assomigliano a delle mappe che ci guidano attorno al mondo del progetto. Uno dei disegni più belli per la Dominica Project (una villa progettata nel 1991) mostra un’assonometria schiacciata dove è possibile riconoscere il tetto e un albero posizionato esattamente di fronte alla facciata. Ma quasi come un appunto secondario, l'angolo sinistro del foglio rivela un’informazione importante, definisce il paesaggio che circonda l'edificio; linee curvilinee individuano la posizione del mare.
This way, the sketches seem to reconcile model and interpretation, rational and irrational, the deliberate and the accidental. They become reassuring with the proud integrity of a child; immediate, stubborn, curious and asserting. (Elisabeth Hatz)
Markli scrive architettura per frammenti.
Il frammento assume un significato
quando
diventa lo specchio di una condizione umana che mette il processo allo stesso livello del prodotto finale.
Il frammento (di solito un solo disegno isolato dalla sequenza di segni simili tra loro ma sostanzialmente differenti) ha delle parti molto definite, mentre altre restano confuse, aperte a possibili sviluppi futuri. Questo processo legato alla serialità evidenzia come sia necessario procedere lentamente nella costruzione dell'architettura che alla fine diventa lo specchio dell'intera serie di disegni preparatori.
As built architecture undergoes continuing change and alteration through its lifetime, it is not finished when it is built;it's merely starts ts own life. (Elisabeth Hatz)
Gli edifici come i disegni non cercano compromessi, rispecchiano la volontà di ottimizzare le linee ed i segni, sono pensati non tanto per il contesto quanto per il loro uso specifico La galleria la Congiunta è pensata per le sculture di Hans Josephsohn e non per i visitatori, il volume in cemento grezzo è un contenitore per l’arte, la luce arriva dall’alto, e disegna lo spazio con enfasi monumentale nonostante le dimensioni ridotte. È uno spazio essenziale così come lo sono i sui disegni appunti, esistono indipendentemente dall’uso che l’osservatore ne fa. La maggior parte sono disegni bidimensionali, quasi opere astratte, evocano i lavori dei Suprematisti e come ricorda nel suo saggio Kenjiro Hosaka, come i suprematisti Markli cattura un'assoluta esistenza attraverso la sua tecnica, anche i colori usati più spesso, il rosso, il nero e il bianco ci riconducono alla fascinazione per Malevich.
In un momento di confusione generale, dove é vero che gli architetti ritornano a mostrare i propri segni più privati, la tecnica semplice di marcare i contorni delle cose, comporre superfici di colore, segnare geometrie semplici e riconoscibili, sembra qualcosa di estraneo ma al tempo stesso molto familiare agli occhi di chi osserva.
Qui non siamo prigionieri del virtuosismo della tecnica, nemmeno in quello della sperimentazione formale, siamo alle origini del dare forma allo spazio.
His sense of responsability and ethical view of the buildings he makes are evident from the fact that in his drawings each structure exists peacefully on paper, inside the frame, and on Earth.
Il libro edito dalla Quart Verlag curato da Fabio Don e Claudia Mion, contiene degli scritti che integrano e commentano secondo direzioni diverse i disegni del maestro svizzero, lo fanno con discrezione ponendosi domande e mettendo in crisi la loro idea di disegno. Scavano tra le tracce della propria memoria confrontandosi con quella di Markli.
Il disegnare quindi è un atto per liberare l'architettura per trasmetterla in parallelo su un piano fisico e spirituale, questi disegni non sono solo uno strumento per la costruzione ma per la definizione di un ideale artistico. L'architettura è un prodotto concreto ma anche spirituale una forma di sapere e conoscenza ma anche l'espressione di un immaginario frutto dell'interpretazione e del sogno.
I disegni di Markli potranno anche non piacere, per la loro estrema semplicità, ma indubbiamente ci portano lontano dal mondo che oggi ci opprime e ci mostrano un'altra modalità per ricostruirlo con lentezza.