ROMA. UNA GUIDA ALL'ARCHITETTURA MODERNA

Roma. Guida all'architettura moderna 1909-2011

Piero Ostilio Rossi

Editori Laterza

Terza edizione di un libro che è stato pubblicato per la prima volta nel 1984 e che segue, a dieci anni di distanza, l’aggiornamento del 1991 che costituiva a sua volta una revisione critica e un approfondimento della struttura e dei contenuti della prima edizione.



E’ un percorso attraverso la Roma contemporanea organizzato attraverso la successione di 228 schede disposte in ordine cronologico ed è strutturato come una guida, ma è anche una storia dello sviluppo complessivo della città a partire dai primi anni del Novecento.
Il libro tende ad evitare l’estrapolazione forzata di alcune opere dal loro tessuto urbano per restituire la complessità dei meccanismi che determinano la realizzazione di un quartiere, di un edificio pubblico o di una casa. Per questo proietta l’architettura sullo sfondo dei modi reali di crescita della città attraverso continui rimandi tra gli edifici e i Piani regolatori e tra i piani e la “città senza qualità” dell’abusivismo edilizio.

E’ un libro importante per ragioni diverse, perché dimostra come nel corso degli anni sia un po’ diminuita la quantità di architettura di valore costruita a Roma, nonostante la quantità di edifici realizzati sia aumentata tantissimo. 

E perchè è un libro fatto con cura, passione ed intelligenza rara. 

Piero Ostilio Rossi compie un viaggio, lungo 100 anni, lento e difficile alle radici del moderno, cercando tra le pieghe della città spazi ed edifici di valore, non compila un elenco, non è un 

best off

 ma una lettura attenta e meticolosa. L’autore si ferma da solo di fronte ad ogni edificio, lo fotografa, lo racconta con parole precise e ci consegna di edizione in edizione la storia della Roma Moderna. 

Una riflessione è d'obbligo: perché il contemporaneo oggi  a Roma non riesce ancora e nonostante le opere importanti degli ultimi anni ad entrare nel DNA della città e dare vita ad una nuova stagione felice dell’architettura. Troppo facile nascondersi dietro il fatto che è difficile farlo nella città storica, troppo facile nascondersi dietro la crisi economica e politica che sta mettendo in ginocchio la città.

 Alla fine ci resta tanta architettura e qualche   domanda che porteremo con noi al MAXXI durante la sua presentazione.