ARCHITETTURA + DESIGN
Architettura + Design 1965-2015
Germano Celant
Quodlibet Habitat 2018
Questo non è un libro di saggi ma un breviario che raccoglie impressioni, storie e percorsi da approfondire in modi diversi. Un viaggio nella geografia del mondo dell’architettura e del design.
Testi brevi pensati come istantanee per definire in modo chiaro e intenso una storia filtrata dallo sguardo critico di Germano Celant, che nell’arco di cinquant’anni ha commentato e scritto la storia dell’arte. Si va dal testo su Marcello Nizzoli, fino a quelli su Frank O. Gehry e Rem Koolhaas, passando per il celebre Architettura Radicale, che ha dato il nome ad un movimento che dalla fine degli anni sessanta ha caratterizzato una ricerca internazionale che ha avuto il pregio di anticipare il nostro presente.
Questi testi brevi offrono un prezioso spaccato globale della cultura progettuale a cavallo di due secoli, sono consigliati specialmente ai lettori più giovani che forse considerano i libri come una perdita di tempo inutile, così convinti delle potenzialità della rete.
Sono testi che rimandano sempre ad un approfondimento ma hanno la capacità di fotografare i significati e i fatti. Rendono evidente l’autonomia dell’arte intesa come un una lingua capace di operare in modi sempre diversi sul reale.
Lo stesso Celant scrive nell’introduzione «Sin dal 1965 la pratica di transitare da un territorio all’altro mi è apparsa interessante per il suo potenziale teorico, perché permetteva di lavorare su un tutto avvolgente, dove poter immettere ogni manifestazione creativa senza adottare margini esterni. Così si poteva assumere ogni entità espressiva come equivalente, senza doversi collocare negli interstizi specifici di un particolare linguaggio. Aderendo alla supremazia di un tutto dall’inesauribile forma e materia è stato facile intraprendere un viaggio globale, quello che permetteva la registrazione di tutti i possibili punti di sbarco e di attrazione, connessi alla mia esperienza in continuo divenire. Così sono entrato in una “circolazione” aperta, non localizzata, che si è concretizzata da un luogo ad altri luoghi, dall’arte alle arti».
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