CITY KILLERS
City Killers per una critica del turismo
A cura di Lucia Tozzi
Libria 2020
Il turismo sta uccidendo le nostre città, lo fa lentamente ogni giorno attarverso le pratiche della condivisione di alloggi, che hanno poco a che fare con l’idea di comunità dell’era digitale. Lo fa attraverso i voli low cost che hanno cambiato le modalità di fruizione dei nostri centri storici, accerchiati da vere e proprie nuove mura rappresentate dai pulman in sosta attorno alle aree di maggiore interesse. Tutto questo e molto altro è raccontato nel volume curato da Lucia Tozzi e nella mostra a Campo da Raumplan.
La mostra racconta gli effetti del turismo sulla città, con la partecipazione di åyr, Calibro, Louis De Belle, òbelo, Donato Ricci, Giacomo Traldi, Lucia Tozzi. Il contributo di Louis De Belle e Giacomo Traldi ha per oggetto il turismo su gomma. Motori, pneumatici, livree, autisti e passeggeri affaticati sono iprotagonisti di un racconto per immagini che mette in questione l’esperienza della città connessa al turismo di massa contemporaneo. Gli itinerari predefiniti dei bus turistici e dei «city-sightseeing» - i veicoli scoperti dell’omonimo franchising presente oggi in più di cento città nel mondo - rescindono dai legami sociali che si sviluppano nelle strade secondarie e scorrono lungo un paesaggio iconico e brandizzato, da indicizzare sui social («I was here») e immortalare nei selfie. Mentre la città reale tende a riprogettarsi e riconfigurarsi in funzione della sua rappresentazione turistica, gli smartphone dei passeggeri scattano fotografie di città ridotte a immagini da cartolina, proprio come quelle riprodotte sugli stessi pullman.
Il lavoro di Calibro, Donato Ricci e òbelo mette in scena l’airspace: un’estetica standardizzata e ripetitiva che accomuna gli spazi in affitto sulla piattaforma airbnb a tutte le latitudini e mercifica una fittizia “intimità”. Per Campo le immagini degli annunci presenti a Milano pubblicati da host multiproprietari (227 profili che hanno almeno 5 annunci presenti su Airbnb) sono state analizzate attraverso un algoritmo di image-recognition e riorganizzate in un’installazione video che mostra gli oggetti più presenti negli appartamenti Airbnb. L’indagine, intitolata Cozy/flat, identifica gli elementi stilistici ricorrenti, l’estetica omologata della fotografia, la presenza ripetuta di oggetti simili, come in uno spontaneo franchising.
åyr espone il provvedimento di sospensione ricevuto nel maggio del 2015 per conto di una nota società americana operante nella sharing economy. Il provvedimento riguarda l’utilizzo della denominazione ‘airbnb pavilion’, titolo del primo progetto espositivo realizzato da åyr (airbnb pavilion, Venezia, 2014) nonché nominativo utilizzato dal gruppo prima della risoluzione del contenzioso. Oltre a presentare l’insieme di carte relative al provvedimento, nel plico si espongono gli screenshot, gli estratti di testo e le immagini raccolte dai legali della società a testimonianza del primo anno di attività di åyr. Questa peculiare rassegna monografica della prima opera del collettivo vuole mettere in luce i confini inviolabili dell’economia della condivisione.
Contestualmente viene presentata la pubblicazione City Killers. Per una critica del turismo a cura di Lucia Tozzi, con i contributi, oltre che della curatrice, di Pietro Bonomi, Calibro, Marco d’Eramo, Sarah Gainsforth, òbelo, Nicolò Ornaghi, Donato Ricci e Samuel Stein. Il libro affronta le conseguenze economiche e sociali dello sbilanciamento verso la monocoltura turistica delle città a livello globale, insieme al ruolo della rendita immobiliare e del proliferare di piattaforme come airbnb nell’espulsione delle classi popolari dalle città.
Lucia Tozzi indaga i modi in cui l’economia del turismo impone un regime di controllo sulla comunicazione, censurando le diseguaglianze e la percezione dei conflitti che ne scaturiscono. Samuel Stein mostra il portato ideologico del turismo, che subordina sistematicamente le necessità degli abitanti agli interessi del real estate, che condiziona in modo sempre più pervasivo le politiche urbane globali.
Pietro Bonomi e Nicolò Ornaghi analizzano il fenomeno della turistizzazione nel più ampio quadro delle trasformazioni economiche, politiche e sociali sorte in seguito alla crisi dei mutui subprime del 2008, mentre Sarah Gainsforth racconta l’aggressiva ascesa di airbnb e delle piattaforme nell’economia urbana. Il testo di Calibro, òbelo e Donato Ricci coglie un diverso aspetto della diffusione di airbnb nel mondo, l’omologazione estetica degli spazi domestici.
L’intervista a Marco d’Eramo, il primo che in Italia ha prodotto una riflessione colta sul turismo, rivela le trappole e i rischi in cui può incorrere la critica: le sfumature classiste, i vicoli ciechi dello sviluppo economico, le implicazioni reazionarie.