PAPER WORKS
De Agglutinatione. On Luca Galofaro’s collages
BY Beniamino Servino
The Form takes shape, manifests itself, during its construction. The Form shows itself as a result of the process of its research.
Thought implements itself [it passes from potency to act] through the representation of its form. Thought takes place as it searches for words to represent itself. It unrolls—unfolds—stretches—takes shape.
Images serve the form, as words serve the sentence.
Inventing—discovering—finding, among those possible, the usable forms [available for use]. Adapting forms in order to be able to use them again.
Inventing is the secular act of selecting and adapting existing forms.
Creating, by contrast, is the mystical delirium [the sleight of hand] of summoning up what was not there before.
…
The Collage comes after archiving, after taxonomy.
The Collage follows, chronologically, the compulsive collection of pieces, shapes, fragments of shapes, whole shapes, broken waiting to be reassembled, to find a new meaning.
Luca Galofaro's Collage is a proto-planning practice.
[The Author / the Collage] lays on a single perceptual plane elements recovered from heterogeneous and staggered planes.
[The Author / the Collage] holds together at the same time—synchronically—pieces [out of the context and time that have generated them] in one body and in the present time.
Immediately afterwards there is the project.
[BS 23 03 20 18]
DE AGGLUTINATIONE. Sui collage di Luca Galofaro.
La Forma prende corpo, si manifesta, durante la sua costruzione. La Forma si mostra come esito del processo della sua ricerca.
Il pensiero si attua [passa dalla potenza all’atto] attraverso la rappresentazione della sua forma. Il pensiero si svolge mentre cerca le parole per rappresentarsi. Si svolge-si dispiega-si distende-prende forma.
Le immagini servono alla forma come le parole alla frase.
Inventare-invenire-trovare, fra quelle possibili, le forme utilizzabili [disponibili all’uso]. Adattare le forme per poterle usare ancora una volta.
Inventare è l’atto laico della selezione e dell’adattamento di forme esistenti.
Creare, di contro, è il delirio mistico [prestidigitazione] di far apparire quello che prima non c’era.
…
Il Collage viene dopo l’archiviazione, dopo la tassonomia.
Il Collage segue, cronologicamente, la raccolta [a volte] disposofobica di pezzi, di forme, di frammenti di forme, di forme intere, spezzate in attesa di essere ricomposte, di ritrovare un senso nuovo.
Il Collage di Luca Galofaro è una pratica proto-progettuale.
[l’Autore/il Collage] Dispone su un unico piano percettivo elementi recuperati da piani eterogenei e sfalsati.
[l’Autore/il Collage] Tiene insieme nello stesso tempo –sincronicamente- brani [fuori dal contesto e fuori dal tempo che li hanno generati] in un unico corpo e nel tempo presente.
Subito dopo c’è il progetto.