DOMESTIC CITY
Ugo La Pietra
DOMESTIC CITY
Plectica Editrice. 2021.
Difficile capire, dopo aver completato la lettura, se presentare semplicemente il libro o annunciare la nascita di una nuova collana di architettura, nel dubbio cerco di fare entrambe le cose.
Ci troviamo di fronte ad un nuovo progetto editoriale una nuova collana di architetture chiamata Stanze. Una stanza è allo stesso tempo un luogo fisico, ma per un architetto anche uno spazio mentale in cui proteggere la propria conoscenza.
Da questo doppio significato che si può attribuire al concetto di stanza prende forma un progetto editoriale ambizioso e realmente giovane, tutti i protagonisti di questa avventura sono rigorosamente under 30. La stanza è innanzitutto un contenitore di vita, ma anche uno spazio di dialogo e ricerca e non ultimo un tema architettonico su cui lavorare e attraverso il quale instaurare un dialogo nel tempo tra autori diversi. La prima stanza (il primo libro della collana) è dedicata a Ugo La Pietra che si è sempre occupato dello spazio urbano come diretta estensione dello spazio domestico, formulando l’idea della città domestica infatti, ha costruito molte delle sue riflessioni teoriche.
In questo libro La Pietra attraverso brevi testi, alcuni dei quali inediti, riflette sul tema della stanza sollevando importanti questioni sociali, teoriche e metodologiche. Osserva con sensibilità la quotidianità e trasfigura queste osservazioni in una serie di micro progetti capaci allo stesso tempo di trasformare i luoghi dell’abitare ma anche lo spazio urbano in cui vengono inseriti. Un atteggiamento allo stesso tempo indagatore e critico di un progettista che ha sempre guardato con disincanto ai codici della società contemporanea. Sarà bello seguire nel corso dei prossimi anni la sequenza di stanze che costruiranno uno spazio della conoscenza, parafrasando il titolo di una delle più belle edizioni della Biennale di Venezia, un Palazzo enciclopedico le cui stanze ogni lettore potrà abitare a suo modo, trasformando i libri in qualcosa di completamente diverso.